ll distretto conciario toscano ha conseguito il rinnovo dell’EMAS (Eco-management and audit Scheme), strumento promosso dalla Comunità europea per incentivare le migliori strategie e pratiche in tema di responsabilità ambientale, condivise da pubblico e privato. Nei mesi scorsi si era conclusa la verifica della conformità del distretto ai parametri considerati ai fini dell’EMAS, ora la comunicazione ufficiale, rilasciata dal Ministero dell’Ambiente attraverso ISPRA (Comitato Ecolabel Ecoaudit, sez. EMAS Italia). Il rinnovo avrà validità triennale (2022/2025).

 

Nel distretto i lavori per il mantenimento dell’EMAS sono coordinati dal comitato promotore composto da: Associazione Conciatori, Consorzio Conciatori di Ponte a Egola e dai Comuni di Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto, Fucecchio e San Miniato. A supporto scientifico delle attività del comitato c’è la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Obiettivo principale del comitato promotore è la sensibilizzazione delle aziende sul valore dei risultati connessi all’ottenimento delle certificazioni ambientali.
Tra gli standard valutati per ottenere l’EMAS c’è il rispetto di diversi parametri cui aziende e istituzioni pubbliche devono attenersi, nell’ambito di una piattaforma condivisa di buone pratiche che l’EMAS mira a incentivare, quali: la razionalizzazione dei costi energetici, l’economizzazione dei processi produttivi, l’ uso di tecnologie utili a contenere l’impatto sull’ambiente e gli investimenti per agevolare la sostenibilità delle attività industriali.

 

«La conferma dell'EMAS al distretto conciario -spiega Tiberio Daddi, Istituto Superiore Management Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa- è avvenuta a seguito della conduzione di una LCA di distretto, strumento innovativo che pochi distretti hanno applicato. La LCA ha avuto l'obiettivo di calcolare l'impronta ambientale di un m2 di pelle finita fornendo un utile benchmark per le concerie che sempre più numerose stanno adottando questo tipo di studi per valutare la sostenibilità dei loro prodotti».

 

«La conferma dell’EMAS- dicono i presidenti di Associazione Conciatori e Consorzio Conciatori- è un risultato che, nei fatti, dimostra la volontà dei principali stakeholder del distretto di essere uniti nel pianificare le migliori soluzioni per consentire al distretto sia di confermarsi che di crescere in un’ottica reale di responsabilità. I parametri che vengono valutati ai fini dell’EMAS investono l’intera collettività, poiché riguardano l’impegno che sia aziende private che istituzioni pubbliche attuano nel realizzare politiche consapevoli e responsabili sotto il profilo ambientale. Un risultato che premia gli sforzi fatti in questo ambito e che ci incentiva a continuare in questo percorso».

 

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