Dai risultati raggiunti nella eco-compatibilità agli investimenti in atto che lo confermano distretto industriale all'avanguardia sotto il profilo ambientale, sullo sfondo di un efficace sistema di depurazione che rende la concia toscana un modello per l'intero comparto.
Questi alcuni degli spunti emersi nel corso della visita fatta oggi dall’assessore all'ambiente e all’economia circolare Monia Monni presso gli impianti di depurazione del distretto conciario toscano. Insieme a lei anche il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo ed il consigliere regionale Andrea Pieroni. Ad accoglierla tecnici e responsabili degli impianti di depurazione, delle associazioni conciarie e sindaci del distretto. Occasione anche per confrontarsi sugli avanzamenti dei lavori dell'Accordo di programma, il cosiddetto Tubone, e sul tema del rischio idraulico.
“Ho voluto visitare queste realtà che rappresentano un’eccellenza toscana della nostra artigianalità – ha spiegato Monia Monni -. La sfida che da tempo questo distretto ha raccolto riguarda la capacità di coniugare la maestria di queste lavorazioni con la sostenibilità ambientale che è sia la dimensione a cui tendiamo con il massimo impegno sia un fattore di grande attrattività per le imprese”. “Ringraziamo l'assessora Monni per la sua visita di oggi – è stato il commento dei sindaci di Santa Croce sull’Arno, Giulia Deidda, San Miniato, Simone Giglioli, Castelfranco, Gabriele Toti, Fucecchio, Alessio Spinelli, e Montopoli, Giovanni Capecchi -. Incontri come questo sono vitali per il nostro territorio, perché ci consentono due cose. Comunicare concretamente il valore dei nostri territori e del lavoro di contrasto all'inquinamento che, attraverso investimenti decennali in economia circolare, ha reso sostenibile la nostra attività conciaria. Mettere nuove basi per uno sviluppo e per le nuove infrastrutture”.
“La visita dell'assessore – ha detto la presidente dell’Associazione Conciatori, Maila Famiglietti - si inserisce nel percorso di dialogo virtuoso tra forze pubbliche e private che caratterizza la visione e l'evoluzione di questo distretto. Lo stesso Accordo di Programma connesso al sistema di depurazione, e su cui oggi ci siamo confrontati con l'assessore, è frutto di una sinergia tra imprenditori conciari, amministrazioni pubbliche, Regione Toscana e Ministero Ambiente capace di produrre risultati unici per quest'area e per il comparto, con benefici diffusi per l'intera collettività del territorio. L'Associazione Conciatori, insieme a tutti gli attori e alle parti di questo distretto, vuole continuare nel percorso che, proprio valorizzando il tema dell'ambiente, ha portato successi significativi rendendo la concia toscana un modello reale di economia circolare”.