Complessivamente cauto ma positivo il giudizio che arriva dai conciatori del comprensorio del cuoio sull’ ultima edizionei di Lineapelle, a Bologna, che ha visto dal 3 al 5 aprile confrontarsi nel capoluogo emiliano i maggiori operatori mondiali del mercato della pelle.
Focalizzata sulle tendenze moda per la primavera estate 2013, Lineapelle ha registrato una presenza interessante di clientela, nazionale ed estera, con un buon interesse per il prodotto conciario toscano e con prospettive che sembrano incoraggianti per l’economia del comprensorio del cuoio, pur nel contesto di un mercato ancora penalizzato dalla crisi economica globale che continua ad incidere tra l’altro su quanto gravita intorno all’universo delle fiere internazionali. Sono diversi i conciatori che descrivono in merito una clientela sempre più attenta ad ottimizzare costi e spese anche attraverso una partecipazione più “mirata” alle fiere. “Tendenzialmente positivo -dice Guja Lapi della conceria Guanaco srl- il giudizio sull’edizione appena conclusasi di Lineapelle. La crisi globale ha certo inciso nel tempo anche sulle scelte dei clienti che mentre in passato rimanevano a visitare le fiere per più giorni oggi si muovono in modo più mirato”. Posizione condivisa da Simone Castellani, della conceria “Sciarada spa”, che sottolinea anche qualche problema logistico che nei giorni scorsi ha penalizzato il traffico aereo spagnolo e portoghese e con esso la presenza in fiera di parte della clientela proveniente da quei Paesi ma da un giudizio abbastanza positivo sull’andamento di questi giorni di fiera, con buone presenze di clienti esteri, in particolare asiatici pur collocandosi, Lineapelle, a ridosso della precedente fiera di settore conslusasi solo poche settimane fa proprio ad Hong Kong.
Di clientela internazionale attenta interlocutrice pronta a premiare il lavoro del comprensorio toscano del cuoio parla anche Pietro Giananti, conceria Dolmen spa, i cui stand, a Lineapelle, si sono confermati punto di riferimento per i numerosi operatori presenti e che aggiunge: “pur modificato a causa della crisi globale, il mercato, soprattutto quello che investe la fascia alta del lusso, si conferma in salute: ci vengono chiesti impegno e sforzi per continuare a garantire, in quel contesto, standard di qualità importanti, ma quegli stessi forzi i nostri clienti sanno riconoscerli”. Renzo Lupi, B.C.N. Concerie spa, conferma la buona tendenza segnata già dalle precedenti edizioni di Lineapelle e parla di un andamento interessante seppur discontinuo e vario nei diversi giorni di fiera con picchi di presenze che si sono alternati a fasi di minor afflusso. Percezione descritta anche da Giovanni e Francesco Valori, della conceria Valori srl, che confermano il buon movimento di operatori registrato a Lineapelle ed una affluenza, all’evento, che continua ad esprimere un buon interesse per questo appuntamento.
Solo il tempo, ora, potrà dire se le aspettative dell’industria conciaria che arrivano dall’ultimo appuntamento di Bologna si tradurranno in risultati concreti: qualche mese e si avranno i primi riscontri dell’evento, che in quest’ultima sua edizione è sembrato mantenersi in salute pur con una collocazione temporale resa abbastanza difficile dalla contemporanea vicinanza delle festività pasquali e della fiera di settore di Hong Kong conclusasi solo da pochi giorni.
Di clientela internazionale attenta interlocutrice pronta a premiare il lavoro del comprensorio toscano del cuoio parla anche Pietro Giananti, conceria Dolmen spa, i cui stand, a Lineapelle, si sono confermati punto di riferimento per i numerosi operatori presenti e che aggiunge: “pur modificato a causa della crisi globale, il mercato, soprattutto quello che investe la fascia alta del lusso, si conferma in salute: ci vengono chiesti impegno e sforzi per continuare a garantire, in quel contesto, standard di qualità importanti, ma quegli stessi forzi i nostri clienti sanno riconoscerli”. Renzo Lupi, B.C.N. Concerie spa, conferma la buona tendenza segnata già dalle precedenti edizioni di Lineapelle e parla di un andamento interessante seppur discontinuo e vario nei diversi giorni di fiera con picchi di presenze che si sono alternati a fasi di minor afflusso. Percezione descritta anche da Giovanni e Francesco Valori, della conceria Valori srl, che confermano il buon movimento di operatori registrato a Lineapelle ed una affluenza, all’evento, che continua ad esprimere un buon interesse per questo appuntamento.
Solo il tempo, ora, potrà dire se le aspettative dell’industria conciaria che arrivano dall’ultimo appuntamento di Bologna si tradurranno in risultati concreti: qualche mese e si avranno i primi riscontri dell’evento, che in quest’ultima sua edizione è sembrato mantenersi in salute pur con una collocazione temporale resa abbastanza difficile dalla contemporanea vicinanza delle festività pasquali e della fiera di settore di Hong Kong conclusasi solo da pochi giorni.